Dopo aver volutamente evitato di commentare l’inguardabile Bologna-Torino dello scorso weekend, torniamo con una breve analisi sulla squadra Primavera.
Premetto che da sempre ritengo il campionato Primavera poco formativo per i ragazzi e, nella maggior parte dei casi, inutile ai fini delle prime squadre. Dal mio punto di vista se un ragazzo di 17/18 anni è bravo dovrebbe aver l’opportunità di allenarsi e giocare direttamente in prima squadra, oppure fare esperienza nelle serie minori, tra i “grandi” (di età), con tutti gli aspetti legati alla pressione del pubblico e alla vita lontano da casa.
Detto questo, ieri mi sono trovato quasi per caso al campo di Casteldebole proprio in concomitanza della versione “giovani” del match più sentito per tifosi rossoblù. Per cui, dopo una breve registrazione online per accedere all’impianto, mi sono avvicinato alla rete di bordo campo ad osservare. Ammetto lo scetticismo iniziale, visti i risultati non brillanti di quest’anno, confermati anche dalle rare cronache che mi è capitato di leggere sull’undici di Mr.Vigiani.
Però ho dovuto ricredermi. Ho visto una squadra organizzata, con dei principi di gioco chiari e ben interpretati da tutti i ragazzi; non ho visto dei “fenomeni” che spiccano rispetto agli altri o che ti facciano pensare “oh cal cinno l’è bòn!!” ma qualche buon giocatore sembra esserci, quanto buono sarà il tempo a dirlo.
Nel primo tempo, dopo il vantaggio, il Bologna ha giocato prevalentemente chiuso in difesa con qualche ripartenza. La Juve ha sicuramente avuto il dominio nel possesso palla, ma senza rendersi quasi mai pericolosa.
Nella ripresa mi aspettavo lo stesso spartito e invece il Bologna è entrato in campo con grande personalità, comandando il gioco per larghi tratti e riuscendo anche in alcune azioni davvero piacevoli e ben costruite a partire dalla difesa. I bianconeri invece hanno sempre cercato la profondità per i due attaccanti, Iling-Junior e Chibozo, senza però trovare gli spazi giusti.
Oltre alla vittoria, importante per raggiungere una salvezza che fino a qualche settimana fa sembrava impossibile, veniamo ai ragazzi che più mi hanno colpito.
La coppia di centrocampisti centrali Bynoe-Urbansky mi è sembrata molto ben assortita, e dotata tecnicamente. Sicuramente entrambi non hanno un fisico particolarmente prorompente, ma sono stati molto efficaci nello smarcamento per poi servire gli attaccanti. Bynoe inoltre è stato protagonista di una gran tiro da fuori area deviato sul palo dall’ottimo portiere bianconero Daffara;
Stesso discorso per I due attaccanti. Paananen, autore del gol, sembra molto bravo tecnicamente, e spesso rientrava in una posizione quasi da trequartista. Raimondo invece più fisico sfruttava le doti atletiche per attaccare la profondità. Merita una menzione anche Mattia Pagliuca, che però è un 2002, quindi ha un vantaggio notevole in termini di età rispetto agli altri.
Teniamoli d’occhio e speriamo possano avere una chance anche con Mister Mihajlovic!
JAFAR BYNOE, Classe 2003
KACPER URBANSKI, Classe 2004
KASPER VILI VAL PAANANEN, Classe 2003
ANTONIO RAIMONDO, Classe 2004
Di LucaB.