Ancora una volta il Bologna torna dal Franchi a mani vuote: sconfitta meritata oppure un punto perso?
Breve parentesi statistica, che vuole solo essere un promemoria per inquadrare il livello medio e le relative ambizioni delle due squadre nel recente passato: nelle ultime 11 trasferte a Firenze, compresa quella di ieri, i rossoblù hanno collezionato 3 pareggi e 8 sconfitte, con sole 2 reti segnate (Di Vaio e Palacio) e ben 17 subite. “Eh ma li voglio poi vedere i Viola senza Gilardino/Jovetic/Bernardeschi/Chiesa/Vlahovic” sussurravano nel tempo i più ottimisti tifosi rossoblù…. Ecco li abbiamo visti, e ci siamo tolti ogni dubbio.
Riavvolgendo il nastro di 24 ore devo dire che una Fiorentina impacciata e poco fluida, sostanzialmente diversa da quella arrembante e dominante della partita di andata ha faticato non poco per avere la meglio sul Bologna.
Gli uomini di Sinisa per i primi 41 minuti si sono difesi in modo compatto e ordinato, cercando di colpire con qualche ripartenza. Pronti via, traversa che grida vendetta di Soriano poi, dopo un leggero ma sterile predominio Viola, si arriva al minuto che riassume tutti i 90 minuti. Bonifazi imposta centralmente e trova il filtrante per Orsolini che si invola, scarta il portiere e, forse defilandosi troppo, colpisce il palo a porta vuota; la difesa libera l’area, il n.4 rossoblù recupera palla e riparte di nuovo palla al piede, stavolta però allungandosi la sfera e stendendo sullo slancio Torreira. Secondo giallo, Bologna in 10, game over.
Nel secondo tempo un Bologna volenteroso ma in grande difficoltà subisce, a mio parere prevedibilmente, il gol fatale. La Fiorentina non chiude la partita e nel finale Sansone manca un paio di assist che avrebbero potuto creare pericoli a Terraciano.
Tatticamente fatico a trovare errori nella gestione della partita da parte di Mr. Sinisa, stavolta “tradito” da un suo difensore, anche se il solito cambio “il fantasma di Barrow” per Orsolini continua a lasciarmi perplesso.
I rimpianti sono tutti per l’espulsione. In parità numerica infatti il Bologna aveva dimostrato di poter far male all’avversario, e chissà che non potesse arrivare anche la rete del vantaggio… Purtroppo però, un noto proverbio recita “chi è causa del suo mal pianga sé stesso”.
L’acquisto di Bonifazi (per ingaggio, costo di cartellino ed equivoci tattici) è a dir poco incomprensibile. Il giocatore, ahimè, ricorda molto una nostra vecchia conoscenza, il greco Marios Oikonomou. Difensore che aveva dimostrato eccellenti doti tecniche e fisiche in serie B (contribuendo in modo determinante alla promozione) e che successivamente sembrava addirittura poterle confermare nel primo anno di Serie A. Purtroppo però questi giocatori hanno dimostrato di avere problemi di concentrazione che, di fatto, li rendono inaffidabili e nei 90 minuti li portano a commettere sempre un errore determinante per il risultato finale.
Buone Notizie (+)
Orsolini, nel bene e nel male è l’unico che si rende sempre pericoloso, anche se sul palo poteva fare meglio.
Aebischer, per la prima volta nei pochi minuti a disposizione è sembrato un calciatore.
Cattive Notizie (-)
L’istinto mi indurrebbe a scrivere per l’ennesima volta Barrow, ma voglio essere generoso e gli concedo un turno di riposo.
Soriano, un gol che avrebbe potuto essere la svolta, personale e per la partita. Da lì bisogna segnare;
Schouten, dopo 3 anni e dopo un mese dal rientro, non può più limitarsi al compitino. Abbiamo bisogno di iniziativa e personalità;
Bonifazi, purtroppo affossa la sua squadra con due gialli ingenui ed evitabili.
Di LucaB.