Denso Kasius, nuovo terzino del Bologna arrivato negli ultimi giorni di mercato dallo Jong FC Utrecht, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Voetbal International, rivista di calcio olandese, in cui ha svelato alcuni interessanti retroscena del suo trasferimento in Italia.
“In realtà, non pensavo che sarebbe successo – racconta Kasius – Certo che sapevo che il Bologna era interessato, ma volevano prendermi con l’opzione di riscatto e allora mi sono detto di aspettare la prossima estate per la proposta di un bel club”. Alla fine, invece, la situazione è cambiata velocemente: “Il Bologna ha ceduto un altro giocatore e ha voluto continuare subito. Giovedì abbiamo avuto un incontro su Zoom e venerdì ero su un aereo per l’Italia. Era come un sogno. Hanno davvero un piano per me, dovrò usare il primo periodo per abituarmi, ma mi vedono davvero come un potenziale titolare. Giocano un 3-5-2, un sistema che so gestire molto bene”.
Ma il dettaglio che rende ancora più speciale questa trattativa è stata l’inserimento del Bayern Monaco all’ultimo minuto, che aveva addirittura programmato un aereo in direzione nord Italia: “In realtà, non ho nemmeno prestato molta attenzione, al Bayern Monaco sei forse più un numero e inizi in seconda squadra. Certo, è fantastico: il Bayern Monaco. Ma sono ancora un ragazzino, diciannove anni. Se faccio bene al Bologna tutto è possibile”.
Infine, nell’intervista ha parlato di Mihajlovic e dei suoi nuovi compagni: “L’allenatore non sapevo chi fosse ma mio padre e mio nonno hanno subito detto: è lui! Quello è Mihajlovic. Schouten e Dijks fanno tutto il possibile per darmi una mano. C’è anche Arthur Theate che parla olandese. Pure Arnautovic parla anche un po’ di olandese. Che ragazzo d’oro che è tra l’altro! Penso che sia completamente pazzo nella sua testa, nel miglior senso della parola”.
Da gianlucadimarzio.com